Dott. Giuseppe Cutrupi - Psicologo Clinico

Dott. Giuseppe Cutrupi – Psicologo Clinico
Ordine Psicologi Lombardia Albo n. 20273

Sono nato l’11/09/1971 a Cantù, in provincia di Como, dopo essermi laureato in Psicologia Clinica a orientamento cognitivo-comportamentale e neuropsicologico con una tesi mirata a una comparazione dei diversi modelli di psicoterapia offerti oggi da tale disciplina medica, attraverso un lungo percorso di analisi personale e didattica della durata di un ventennio, ho approfondito poi il mio orientamento teorico psicodinamico, la Psicologia del Profondo, in particolare a orientamento junghiano (Carl Gustav Jung), presso l’Associazione italiana di Ricerca in Psicologia Analitica.
Ho lavorato per più di vent’anni presso istituti psichiatrici e di prevenzione cura e riabilitazione delle tossicodipendenze, strutture accreditate nella provincia di Como (Coop ARCA di Como).
Al momento espleto la libera professione a Cantù, presso il mio Studio di Psicologia Clinica ove svolgo un’attività di consulenza, diagnosi, supporto psicologico, riabilitazione e prevenzione del disagio psicologico individuale e sociale.
Mi occupo quindi della maggior parte delle più comuni problematiche psicologiche che affliggono l’essere umano oggi.
Quindi, risoluzione di problemi in ambito lavorativo, gestione dei rapporti di coppia, ruolo genitoriale, problemi di autostima, miglioramento dei rapporti interpersonali in ambito familiare e lavorativo, conflitti emotivi di natura diversa, dalla semplice gestione dello stress ai disturbi del sonno e della concentrazione, gestione dell’ansia e sintomatologia depressiva.
Date le mie numerose esperienze dirette in ambito sportivo, tratto anche le problematiche in ambito di performance sportiva.
L’obbiettivo principale del mio lavoro è aiutare il paziente a ri-trovare (insieme) una ri-lettura delle cause del suo malessere e del suo disagio, quindi a riottenere una serenità interiore e quindi una migliore qualità della vita.
Il primo colloquio può avere un valore di semplice consulenza orientativa, quindi, se necessario, mi riservo la possibilità di inviare il paziente verso percorsi di cura più consoni alle sue esigenze, viceversa, il primo incontro può essere l’inizio di un percorso di ricerca personale che espleteremo insieme, percorso che dovrebbe aver termine nel momento in cui la persona da me supportata ha ritrovato la serenità interiore persa.